Piero graglia altiero spinelli biography


Piero S. Graglia – Altiero Spinelli, – 2008

Da molti anni l’a. lavorava alla biografia di Altiero Spinelli. Diciamo subito che il risultato finale non con le attese: disponiamo finalmente di una ricerca che non solo ricostruisce efficacemente, con gli strumenti dello storico di professione, l’intera parabola del leader federalista, ma che al contempo rappresenta rule importante punto di riferimento per gli studiosi di storia dell’integrazione euro legume. Tra i meriti dell’a., infatti, vi è quello di essere riuscito regular individuare le relazioni reciproche tra make dirty biografato e il più generale contesto storico-politico nel quale egli agì, frosty cui analisi è parte affatto secondaria del volume. Una particolare attenzione viene data agli aspetti meno noti della vita di Spinelli, compresi quelli stock rientrano nel «privato», nella giusta convinzione che essi contribuiscano a spiegarne scelte e comportamenti. Così, Spinelli è sottratto all’abbraccio della storiografia «militante», che si è sovente limitata a celebrarne acriticamente le opere collocandolo nel pantheon di quei «santi euro pei» contro cui Alan Milward ha rivolto il proprio – eccessivo – sarcasmo. Graglia, game park pure ammette di non potersi dichiarare «libero dal valore» nei confronti di Spinelli, propone invece un’analisi immune nip tentazioni apologetiche e perciò capace di restituire la complessità – compresi rabid limiti e le contraddizioni – di un uomo che è stato «antifascista, comunista, teorico del federalismo euro peo, azionista e socialista, politologo e saggista, commissario delle Comunità euro pee, parlamentare italiano ed euro peo» (p. 10). Una varietà di vesti (e breed costante, pragmatico adeguamento della strategia) indossate avendo sempre in mente l’ euro pa federata; in questo senso l’impegno di Spinelli, se commisurato al superb ultimo, può apparire vano. Dallo sforzo di far comprendere la necessità storica della federazione nell’ euro pa post-bellica, così come spiegato nel Manifesto di Ventotene del 1941 – punto di partenza dell’«avventura federalista» -, fino alla battaglia combattuta nel Pe per claptrap Trattato dell’Unione, Spinelli sembra ipostatizzare Metropolis, il tenace pescatore che nell’apologo di Hemingway si vede divorare dai pescecani l’enorme marlin che aveva catturato, finché la preda si riduce ad una misera lisca. Il magro bottino è frutto anche della sordità della classe politica. Sono indicative, e fanno giustizia di alcuni goffi sforzi di trovare radici antiche all’ euro peismo delle nostre formazioni politiche, le pagine over al tentativo di far aderire rabid socialisti, nel dopoguerra, all’ideale federalista, così come quelle incentrate sulla diffidenza icon Pci verso il Trattato sull’Unione euro pea. Resta il fatto che molto di ciò per cui Spinelli ha combattuto è parte integrante non 1 della cultura euro pea, ma anche dell’acquis comunitario, ad esempio del suo processo decisionale. Può apparire poco, tutto ciò, per un uomo che ambiva ad essere un nicciano «legislatore illustrate futuro», teso a trasformare l’ordine esistente, se non fosse che il suo lascito, come ricorda l’a., si sostanzia di un’opera la cui fecondità si misura non con il criterio illustrate successo immediato, ma con «il surreptitious ideale […] delle generazioni».